Come risparmiare nelle spese di riscaldamento.

Arriva l’inverno e con lui la necessità di riscaldare gli ambienti in cui viviamo. Spesso l’unico pensiero è “devo accendere la caldaia”, ma con qualche accorgimento in più e un’attenzione alle nostre abitudini è possibile far rendere al meglio il nostro impianto e risparmiare nelle spese di gestione. Ecco alcuni punti che possono aiutarci in questo senza dover spendere un euro:

  • L’impianto è comodo? Come quando facciamo esercizio fisico e mettiamo vestiti comodi per riuscirci a muovere, anche il nostro impianto ha bisogno di un po’ di libertà per potersi esprimere al meglio. I nostri terminali di emissione del calore (radiatori, ventilconvettori, pavimento radiante) devono essere liberi da schermature per poter cedere all’ambiente il calore di cui dispongono. Per questo motivo, raccogliere ai lati o verso l’alto le tende interne poste davanti ai radiatori/ventilconvettori, oppure togliere i tappeti non necessari dall’impianto a pavimento, permette all’ambiente di raggiungere la temperatura impostata più rapidamente e con più omogeneità. In questa considerazione possiamo inserire anche la buona regola di pulire i radiatori o ventilconvettori con uno scopino, un aspirapolvere o un compressore per far sì che l’aria possa passare più facilmente al loro interno.
  • L’impianto è troppo affaticato? Come le persone che si trovano a dover affrontare una salita, anche l’impianto deve usare più energia per funzionare se impostiamo la temperatura interna dei locali è troppo elevata. L’ideale è avere una temperatura ambiente di 22°C nei bagni e 20°C negli altri locali. Alzare anche solo di un grado o due la temperatura può portare a spendere 100€ in più su un appartamento da 120m².
  • La caldaia è in forma? Una manutenzione costante del generatore fa’ si che possa funzionare al meglio delle sue capacità sia d’estate che d’inverno.
  • Non darti troppe arie! All’interno dell’impianto può formarsi aria durante il suo funzionamento. Durante le prime settimane di funzionamento è buona regola sfiatare i punti alti dell’impianto nei quali è più probabile che si fermi aria. Nella maggior parte degli impianti, i punti più alti corrispondono agli scaldasalviette/termoarredi o ai radiatori con altezza maggiore; in questi casi si devono aprire le valvole di sfiato per far uscire l’eventuale aria presente fino a che non esce qualche goccia d’acqua (che da la sicurezza di aver svuotato quanto era possibile svuotare). Non resta che controllare che la pressione all’interno dell’impianto non sia scesa troppo e verificando che il gruppo di caricamento automatico abbia reintegrato il necessario oppure andando a caricare manualmente altra acqua tramite l’apposito rubinetto.

Altri due consigli non strettamente legati all’impianto:

  • Un buon tempismo Sappiamo tutti quanto sia importante arieggiare gli ambienti in cui viviamo, sia per respirare un’aria più salubre sia per evitare fenomeni di condensa e muffe interni. Tenere aperto per lunghi periodi le finestre non è necessario, farlo per una decina di minuti un paio di volte al giorno è sufficiente. Se siete spesso a casa, oppure nei week-end, potete effettuare questa operazione prediligendo le ore più calde in modo da non sprecare energia.
  • Il sole è gratis. Aprite bene i balconi o alzate il più possibile le tapparelle in modo da accogliere tutto il calore che il sole può regalarci.

Queste sono tutte cose semplici da tenere in considerazione ma che possono aiutare a evitare sprechi inutili.

Altri accorgimenti possono essere fatti per ridurre i costi, ad esempio una corretta taratura della potenza del generatore, oppure regolazione accurata della curva climatica del sistema di regolazione. Questi interventi possono essere fatti solo dopo un’analisi energetica che riveli i punti di funzionamento dell’impianto e indicare come settare al meglio il suo funzionamento. Il vantaggio di un’analisi energetica può inoltre essere nell’indicare quali siano gli interventi realizzabili che comportino un risparmio economico e un miglioramento della classe energetica dell’abitazione.